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08/11/10

Anche questa me la sono persa ma...

La seconda puntata di "Aleph...come fu che il cagnolino rise" è volata via come una foglia marcia che si stacca dal ramo. E' probabile che "el metal tranquilo de mi voz" non vi abbia raggiunto perché impegnati in altre improcastinabili faccende -non c'è altro motivo per non ascoltare Aleph-. Cercate almeno di recuperare ascoltando la registrazione della puntata sul sito di RadioMerdiano12.

A proposito...ecco cosa potrebbe accadere a tutti quelli che vorrebbero ascoltare "Aleph...come fu che il cagnolino rise", ma sono sempre trooooppo impegnati.

                    UNA LETTERA D'AMORE (Dino Buzzati, Sessanta racconti)
                       Enrico Rocco, di 31 anni, gerente di una azienda com-
merciale, innamorato, si chiude nel suo ufficio; il pensiero
di lei era diventato così potente e tormentoso ch'egli tro-
vò la forza. Le avrebbe scritto, di là di ogni orgoglio e
ogni pudore.
                     "Egregia signorina" cominciò, e al solo pensiero che quei
segni lasciati dalla penna sulla carta sarebbero stati visti da
lei, il cuore cominciò a battere, impazzito "Gentile Ornella,
mia Diletta, Anima cara, Luce, Fuoco che mi bruci,
Ossessione delle notti, Sorriso, Fiorellino, Amore..."

05/11/10

Buzzati viene dal 2000? La domanda è del 1962...



Qualche tempo fa, aprendo a caso un libro che raccoglieva alcune interviste realizzate da Oriana Fallaci, mi trovai difronte a quella che identificai come la domanda più inutile del mondo: la scrittrice domandava a Henry Kissinger che rapporto avesse un uomo di potere come lui con le donne. Pensai: "Hai davanti la scatola nera vivente della metà dei disastri politici e sociali del pianeta e ti viene in mente di domandare una simile sciocchezza?" 

Ero convinto si trattasse del grado zero dell'intervista, eppure difronte a Mirella Delfini che definisce Buzzati un uomo che viene dal 2000, gli domanda qual è  l'attività artistica che preferisce e come si giudica in veste di pittore...beh inizio a ricredermi.

Anche gli altri intervistatori sono piuttosto fiacchi e inquanto ad acume lasciano un po' a desiderare. Immagino soffrissero l'imbarazzo di confrontarsi con un autore fuori dal coro. In ogni caso è straordinario il candore e la semplicità con cui Buzzti risponde. Ad ascoltarlo e osservarlo bene si intuisce la naturalezza con cui è stato in capace di tradurre la realtà nel suo particolarissimo mondo letterario.

04/11/10

Dino Buzzati: Dal sogno al racconto



Ecco a voi il Signor Buzzati in un datato salotto televisivo. L'argomento dovrebbe essere la dimensione onirica delle sue opere...ma il nostro Buzzati non sembra così felice di esprimersi a riguardo!